Un muro misterioso ad Aquileia.
Muri, muri, muri. Ce ne sono tanti. E di pochi conosciamo con una certa sicurezza data e funzione.
In uno degli scavi più sfortunati di Aquileia, quel fondo CAL che si ostina a rimanere per molti oscuro e che non fu neppure pubblicato – se non solo per un mosaico – dal Brusin, che lo scavò nel 1954, c’è un muro che si segnala per la sua singolarità. Molti osservano una tubatura in cotto (che oggi minaccia di disintegrarsi) che sfregia l’area di scavo (fig. 1). Pochi sanno che è l’acquedotto teresiano che portava l’acqua alla fontana di piazza S. Giovanni, posta davanti alla vecchia chiesa parrocchiale di Aquileia.
Il muro di cui trattiamo è perfettamente allineato con il tracciato della tubatura in cotto settecentesca (fig. 2). Ma “stona” con l’andamento di tutti gli altri muri delle varie fasi del complesso, pur avendo una struttura, formata da elementi lapidei e laterizi, perfettamente analoga a quella dei muri tardoantichi. Dunque? Che vi sia stato un acquedotto in età tarda e proprio all’interno di questo i tecnici di età teresiano abbiano inserito le loro tubature? Non parrebbe affatto strano.
Uno scavo (forse) lo accerterà. Per ora accontentiamoci di avanzare un sospetto.
Maurizio Buora
Didascalie:
Fig. 1 – Nella pianta di Aquileia di Luisa Bertacchi (2003) si vede bene la linea obliqua dell’acquedotto.
Fig. 2 – Visto da ovest, il tratto di muro perfettamente allineato con l’acquedotto settecentesco, al limite di esso (foto M. Buora).