Concordia Sagittaria. Ripristino dell’iscrizione del sarcofago dalla necropoli occidentale.

Concordia Sagittaria. Ripristino dell’iscrizione del sarcofago dalla necropoli occidentale.

Sotto il loggiato del Palazzo Comunale di Concordia Sagittaria è stato ricomposto un monumento funerario di epoca romana, rinvenuto nel 2009 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto durante le indagini sul corso dell’antica via Annia e successivamente interrato.
Lo scavo fu ripreso nel 2013, nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia, e portò alla luce una porzione della necropoli occidentale, caratterizzata da una sovrapposizione di sepolture. Alla fase meglio conservata, III secolo d. C., appartenevano i resti di questo imponente monumento, composto da un podio a tre gradoni sostenente due eleganti sarcofagi in marmo proconnesio. Il successivo restauro fu eseguito secondo i criteri della massima ricostruzione grazie alla sufficiente quantità di elementi originali raccolti e ricomponibili, integrando le parti mancanti con materiali moderni compatibili con quelli antichi. Il lavoro fu concluso e presentato nel giugno 2014 con due giornate di studio, i cui Atti sono stati pubblicati dall’Associazione Fondazione “Colluto” e dal Gruppo Archeologico del Veneto Orientale (Album n. 20 Le necropoli della media e tarda età imperiale a Iulia Concordia e nell’arco altoadriatico).
Oltre ad alcuni elementi dell’apparato decorativo, furono rinvenuti frammenti delle iscrizioni, sottoposti ad approfonditi studi da parte di studiosi del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Venezia. È stato così possibile identificare i nomi dei due destinatari delle tombe: Titus Vettius e Regontia, quest’ultima probabilmente la moglie del primo.
Purtroppo l’identificazione dell’iscrizione di Regontia, difficoltosa perché distribuita in frammenti meno immediatamente leggibili, è stata ottenuta durante l’ultima fase di riassemblamento del monumento, quando ormai era troppo tardi per inserire i frammenti iscritti superstiti con una variazione in corso d’opera del progetto.
Ora, primavera 2020, è arrivato il momento di completare la restituzione del monumento, grazie a un privato, già funzionario responsabile del settore cultura del Comune di Concordia Sagittaria, che se ne è assunto l’onere e ha ottenuto le dovute autorizzazioni. L’intervento non è particolarmente difficoltoso in quanto, in vista di un futuro possibile inserimento dei frammenti iscritti, era stato predisposto un facile smontaggio della facciata del sarcofago tramite la presenza di perni autonomi.
Il Gruppo Archeologico del Veneto Orientale e l’Associazione Fondazione “Colluto” accompagneranno il ripristino con una pubblicazione che raccoglierà gli studi epigrafici e gli approfondimenti successivi all’Album 20.
Questo lavoro, avviato lo scorso febbraio, doveva concludersi a fine maggio 2020, ma è al momento in pausa causa coronavirus. Arrivederci, speriamo, al prossimo settembre.
02.04.2020                                                                                                                         Amalia Ruzzene, presidente Gr.A.V.O.