Ancora sulla tegola alla marsigliese da Gerusalemme.

Ancora sulla tegola alla marsigliese da Gerusalemme.

Nello scorso numero della newsletter è stata pubblicata la foto di una tegola, prodotta a Pasiano, senza il nome dell’autore, che è l’archeologo israeliano Yoav Arbel. Ci scusiamo per aver omesso la paternità dell’immagine, che peraltro non ci era nota. Lo stesso ha di recente pubblicato uno studio sulle modificazioni urbane di Jaffa nel corso del XIX secolo alla luce dell’archeologia. Esso si intitola The Archaeology of Urban Change: 19th Century Jaffa ed è apparso nel volume miscellaneo Cities in transformation Research & design. Ideas, Methods, Techniques, Tools, Case Studies, edited by Marco Bovati, Michele Caja, Giancarlo Floridi, Martina Landsberger, Milano 2014, pp. 531-538.
L’articolo è leggibile, e scaricabile da diversi indirizzi ad es.:
https:// antiquities.academia.edu/YoavArbel.
Nello stesso tempo Pier Carlo Begotti informa che, secondo le statistiche del Regno d’Italia, già nel 1890 venivano esportati i laterizi a Costantinopoli, Smirne, Grecia, Egitto, Siria e altri luoghi del Medio Oriente. La mezzaluna è una novità, ma evidentemente veniva personalizzata la produzione per l’area musulmana. Dunque alla fine del XIX secolo i centri produttori diversificavano i loro prodotti per rendere riconoscibili le varie partite realizzate per conto di differenti acquirenti. La medesima prassi, anche nella stessa zona, è attestato per l’epoca romana.
Maurizio Buora