Si è tenuto dal 19 al 24 agosto il sesto corso della Summerschool Saxa loquuntur organizzata dalla Società friulana di archeologia in collaborazione con le Università di Udine, Graz, Flensburg e Verona.
L’iniziativa ha ormai acquisito una sua netta fisionomia, poiché, come è tradizione della Società, si rivolge a persone di età diverse e di diversa formazione, mescolando studenti, neolaureati, semplici appassionati in un insieme di (poche) lezioni teoriche e molte esercitazioni pratiche con la visita a lapidari della regione, del Veneto e dell’Austria.
Dei 21 iscritti che hanno stabilmente seguito il corso (cui si sono aggiunti altri partecipanti per singole giornate), più di un terzo (ovvero otto) venivano dalla Germania, tre dall’Austria e una dalla Corea del Sud. Quindi più della metà dei partecipanti era straniera. Per quasi tutti Aquileia e la nostra regione sono state una assoluta novità, da tutti molto apprezzata.
L’iniziativa, che quest’anno era inserita nell’ambito delle manifestazioni previste per il 2200 anniverario della fondazione di Aquileia, ha avuto il patrocinio del Consiglio regionale, dei Comuni di Aquileia e di Udine, della Fondazione Carigo ed il sostegno della Regione Autonoma FVG, della Fondazione Friuli e della Fondazione Aquileia.
Il prossimo anno (2020) si prevede di organizzare una settimana intorno al tema delle città.

Immagini:
1) Alcuni partecipanti al lavoro di decifreazione e interpretazione di alcune epigrafi di Aquileia,
2) Il gruppo presso l’ingresso della trichora di Concordia.