UDINE. Il Palazzo comunale, da Nicolò Lionello a Raimondo D’Aronco.

UDINE. Il Palazzo comunale, da Nicolò Lionello a Raimondo D’Aronco.

Non sarà inutile ripercorrere le vicende storiche che portarono alla nascita della Loggia del Lionello, partendo da tempi lontani, quando Udine era una insignificante località lambita dalla strada romana che da Aquileia portava a Virunum (presso l’odierna Klagenfurt).
Il primo documento in cui la si cita risale all’11 giugno 983 d.C., allorché il patriarca di Aquileia Rodoaldo si vide confermato dall’imperatore di Germania Ottone II il possesso su cinque castelli friulani, cioè Buja, Fagagna, Gruagno, Braitan (località forse situata presso l’odierna Pozzuolo) e, appunto, Udine: documento che viene considerato quasi l’atto ufficiale di nascita della città.
Sul colle del castello, alla fine del primo millennio, intorno ad alcuni edifici costruiti in epoca longobarda sorse un borgo modesto, primo nucleo della futura città. La quale venne ad assumere un ruolo di primaria importanza nell’ambito dello stato feudale del patriarca di Aquileia (1077-1420) a partire dal secolo XIII, quando il patriarca Bertoldo di Merania vi trasferì la sua residenza da Cividale (colpita nel 1222 da una forte scossa di terremoto), istituendo nel 1223 un mercato permanente capace di attirare gente da fuori e incrementare i commerci, e quando i Francescani e i Domenicani, qui giunti, favorirono la nascita di nuovi edifici e varie opere pie……

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